
giovedì 30 settembre 2010
PREMIAZIONI GRAN PRIX

domenica 26 settembre 2010
MESTRE
martedì 21 settembre 2010
COME AI VECCHI TEMPI
mercoledì 15 settembre 2010
PAOLO GIRAMONDO

Riprendiamo a conoscere meglio i membri della nostra squadra, avevamo interrotto per un pò questa rubrica ma ora ritorniamo in grande stile incontrando Paolo Bacchin. E' sempre restio a parlare di sé e di quello che ha fatto perché, giustamente, sostiene che le sue avventure le ha fatte per viverle e non certo per raccontarle. In ogni caso, dopo averle lette, converrete con me che meritano di essere raccontate. "Fondamentalmente mi piace provare esperienze nuove, sono curioso ecco tutto". La voglia di scoprire sempre cose nuove lo ha portato ad iniziare a viaggiare "Dapprima partivo in moto da casa e andavo fino a dove riuscivo: ho girato così il Nord Africa, raggiunto Capo Nord, la Turchia... Circa quindici anni fa ho scoperto che per spostarmi potevo usare anche la bicicletta e ho iniziato con il cicloturismo: caricavo la bici e i bagagli in aereo e partivo per pedalare 1000- 1500 km in qualche zona non ancora toccata dal turismo di massa." Con questa filosofia è stato due volte in Madagascar, in Islanda, nello Zimbawe, ha percorso la Via dei Vulcani in Equador, ha pedalato per tre mesi in Australia attraversandola da Sud a Nord. In tutte queste avventure Paolo è stato accompagnato dalla moglie Cristina, una donna altrettanto sportiva.
In sella Paolo si è cimentato anche in prove più agonistiche, partecipando a numerosissime granfondo prima in mountain bike e poi su strada, non contento si è testato nelle competizioni più impegnative come la Parigi-Roubaix o il Giro delle Fiandre. E’ riuscito a terminare anche la mitica Parigi-Brest-Parigi, una randonneé di 1200 km che Paolo ha chiuso in autosufficienza in 72 ore “E’ una gara che si svolge ogni quattro anni, è chiamata infatti l’Olimpiade del cicloturismo, e io ho beccato proprio l’edizione peggiore in quanto ha piovuto per tutta la durata della gara.” Non ancora soddisfatto Paolo ha provato anche i trekking a piedi arrivando fino al campo base dell'Annapurna in Nepal, attraversando il Kenya o passando per la Thailandia poco importa.. Come vedete Paolo non riesce proprio a fare una vita tranquilla e così da due anni si è dato alla corsa, come dice lui “per provare sempre qualcosa di nuovo” ed ha già quattro maratone al suo attivo. E' entusiasta di questa nuova esperienza, sopratutto del gruppo creatosi e ammette che ogni tanto si defila per coltivare le sue vecchie passioni... Tra queste passioni c'è anche la fotografia, ha infatti immortalato tutti i suoi viaggi su pellicola, e alcuni suoi scatti sono stati pubblicati sulle riviste di avventura.
lunedì 13 settembre 2010
QUARTI NEL GRAN PRIX
Gobbo Matteo, secondo MM
Geronazzo Ivan, quarto MM
De Lorenzi Mara, terza MF 35
Da segnalare anche il piazzamentio nella top five di De Franceschi Lorenza (quinta MF 45).
Per finire una super menzione merita il nostro risultato nella categoria TF, sui primi tre gradini del podio troviamo nell'ordine: Bortolato Elisa, Filippi Lara e Gardan Alessandra, Vianello Silvia invece si piazza al quinto posto. Ancora una volta le quote rosa ci regalano grandi soddisfazioni :)
Questi risultati sono importanti perchè dimostrano la grande adattabilità della nostra squadra: dalle maratone alla corsa in montagna passando per queste prove più corte e veloci manteniamo la stessa passione e lo stesso entusiasmo.
mercoledì 8 settembre 2010
NOVITA' IN ARRIVO
venerdì 3 settembre 2010
IL BIANCO DI IVAN
Come avevamo anticipato nello scorso post ecco il veloce racconto dell'avventura di Ivan attorno al Monte Bianco. Questo articolo sarà per forza di cose breve, sia perchè Ivan è abituato ad andar veloce, sia e soprattutto perchè riassumere 14:05:41 di corsa in poche parole è decisamente un'impresa, forse addirittura più difficile che correrle. Partiamo dai dati: Ivan ha chiuso i 98 km della Courmayeur-Champez-Chamonix in 14 ore 5 minuti e 41 secondi, piazzandosi al 27 posto assoluto, a 2 ore e otto minuti dal vincitore Xavier Thevenard, terzo tra gli italiani. Alla partenza erano in 1800 ma solo 444 hanno terminato la prova, perchè gli organizzatori hanno deciso di sospendere la gara per il maltempo. Proprio la pioggia e il freddo hanno creato i maggiori problemi agli atleti "Ero partito molto motivato ma non nego che con il passare delle ore il mio morale stava cedendo: il freddo(a tratti nevicava) era davvero pungente, la pioggia aveva reso viscido e pericoloso il percorso e come se non bastasse le nuvole basse in alcuni tratti rendevano problematico perfino l'orientamento." A tutte queste difficoltà se n'è aggiunta anche una tecnica "Avevo studiato l'attrezzatura nel dettaglio e mai mi sarei aspettato di essere in difficoltà con le scarpe, dopo il 70 km ho cominciato a soffrire mal di piedi in discesa tanto da dover rallentare perchè faticavo a correre ed all'arrivo ho scoperto di aver ben sei unghie nere. Per il resto il mio equipaggiamento ha superato la prova, con me avevo i bastoncini da trekking e in salita si sono rivelati fondamentali, li consiglio a tutti.L'aver perso tanto tempo in discesa, il terreno che preferisce, è il grande rammarico di Ivan. Controllando gli intertempi si nota come nei pezzi in salita fosse al livello dei più forti,(anzi con l'andare delle ore emergevano le sue doti da fondista facendogli guadagnare posizioni) mentre in discesa inesorabilmente era costretto a mollare.