Oggi è la volta di Alessandra, ragazza di 26 anni che ha iniziato a correre per entrare nell’Arma dei Carabinieri.E’ si avete capito bene, Alessandra si è allacciata le prime scarpe da corsa per passare le selezioni di ammissione al concorso per allievi marescialli nel 2006. “Tra le varie prove dovevo riuscire a correre un km in meno di 4 minuti e 40 secondi così, visto che praticamente non facevo sport, era chiaro che per essere ammessa ero obbligata a darmi una mossa e ho iniziato ad andare a correre...” I risultati di questi primi allenamenti si sono visti e Alessandra ha passato la prova ma la sua ammissione si è fermata contro l’asticella del salto in alto. “Nonostante avessi passato le altre prove sono stata estromessa dalla selezione, però correre inziava a piacermi così decisi di continuare, anche se solamente per tenermi in forma.”
Tre anni dopo è avvenuto l’incontro destinato a cambiare la vita, podistica, di Alessandra: una sera stava tranquillamente correndo sull’argine quando il nostro presidente l’ha fermata per invitarla ad unirsi alla nostra squadra, lei inizialmente ha temporeggiato perché era lontana anni luce dall’idea di trasformare la corsetta in qualcosa di più serio ed anzi era spaventata dal fatto di prendersi qualsiasi impegno tuttavia, dopo altri “casuali incontri”, ha deciso di provarci. La ragazza oltre che provarci ha dimostrato di poterci riuscire: nel giro di un anno è passata dall’1h 02’ 01” a 48’ 41” nella gara Oderzo. “Si è verificato un cambiamento nel mio approccio alla corsa che mai mi sarei aspettata, prima la vedevo solo come un diversivo per tenermi in forma, oggi è uno stimolo continuo verso il miglioramento. E’ un cambio di mentalità positivo, mi spinge a confrontarmi con me stessa e migliorandomi acquisto sicurezza e determinazione che poi traslo anche nella vita di tutti i giorni; adesso cerco sempre di tirare fuori il meglio e di non accontentarmi.” Alessandra, nel suo piccolo, ora si sente e pensa da atleta e continua a ringraziare Paolo per averle lanciato il guanto di sfida ed averla incoraggiata all’inizio. “Sono davvero grata a Paolo per quello che ha fatto, senza il suo sprone non mi sarei mai tolta queste soddisfazioni e sono sicura che presto ne arriveranno altre. Ma sono anche contenta perché sto trasmettendo agli altri il mio entusiasmo e la mia felicità per questa nuova avventura.”
Un ultimo ringraziamento lo vuole dedicare ai compagni di squadra “Sono salita in un treno in corsa in quanto ho cominciato a metà stagione ma sono stata accolta subito benissimo, non mi si faceva pesare il mio evidente ritardo di preparazione e lentamente ho migliorato. Ma soprattutto i miei compagni di squadra sono stati un sostegno importante anche dal punto di vista morale nella vita di tutti i giorni.”
Adesso Alessandra è iscritta all’ultimo anno di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e forse non sapremo mai come sarebbe stata in divisa da maresciallo, ma di sicuro quella della San Rocco le dona moltissimo.
Tre anni dopo è avvenuto l’incontro destinato a cambiare la vita, podistica, di Alessandra: una sera stava tranquillamente correndo sull’argine quando il nostro presidente l’ha fermata per invitarla ad unirsi alla nostra squadra, lei inizialmente ha temporeggiato perché era lontana anni luce dall’idea di trasformare la corsetta in qualcosa di più serio ed anzi era spaventata dal fatto di prendersi qualsiasi impegno tuttavia, dopo altri “casuali incontri”, ha deciso di provarci. La ragazza oltre che provarci ha dimostrato di poterci riuscire: nel giro di un anno è passata dall’1h 02’ 01” a 48’ 41” nella gara Oderzo. “Si è verificato un cambiamento nel mio approccio alla corsa che mai mi sarei aspettata, prima la vedevo solo come un diversivo per tenermi in forma, oggi è uno stimolo continuo verso il miglioramento. E’ un cambio di mentalità positivo, mi spinge a confrontarmi con me stessa e migliorandomi acquisto sicurezza e determinazione che poi traslo anche nella vita di tutti i giorni; adesso cerco sempre di tirare fuori il meglio e di non accontentarmi.” Alessandra, nel suo piccolo, ora si sente e pensa da atleta e continua a ringraziare Paolo per averle lanciato il guanto di sfida ed averla incoraggiata all’inizio. “Sono davvero grata a Paolo per quello che ha fatto, senza il suo sprone non mi sarei mai tolta queste soddisfazioni e sono sicura che presto ne arriveranno altre. Ma sono anche contenta perché sto trasmettendo agli altri il mio entusiasmo e la mia felicità per questa nuova avventura.”
Un ultimo ringraziamento lo vuole dedicare ai compagni di squadra “Sono salita in un treno in corsa in quanto ho cominciato a metà stagione ma sono stata accolta subito benissimo, non mi si faceva pesare il mio evidente ritardo di preparazione e lentamente ho migliorato. Ma soprattutto i miei compagni di squadra sono stati un sostegno importante anche dal punto di vista morale nella vita di tutti i giorni.”
Adesso Alessandra è iscritta all’ultimo anno di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e forse non sapremo mai come sarebbe stata in divisa da maresciallo, ma di sicuro quella della San Rocco le dona moltissimo.
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